mercoledì 24 ottobre 2012

I want you – studio di parole nell’arte fuori dall’opera

I want you – studio di parole nell’arte fuori dall’opera
di Sergio Baldassini

Installazione esposta nella mostra Life, a cura di VR_art curator(Maddalena Rinaldi e Alessia Vergari), realizzata nella sezione Independents3 di ArtVerona. Dal 18 al 22 Ottobre 2012.

Materiali:
-5 Canne da Pesca
-5 Vasi da fiori
-5 Etichette in cotone con occhiello metallico riportanti le parole:vuoto, percorso, assenza, development, concept
-Terra
-Comunicati stampa di mostre contenenti le parole che compaiono nelle etichette


L’ultima declinazione del suo complesso progetto I want you che coinvolge lo spettatore in una riflessione sul senso delle parole nell’arte. Anche in questo caso lo spettatore sarà chiamato ad una fruizione partecipativa dell’opera che lo suggellerà co-autore dell’opera stessa. Una fruizione pragmatica e cognitiva al tempo stesso.

Parole appese ad un filo “come fossero pescate dall’arte” – dice l’artista. Questo è il senso della sua suggestiva installazione, minimal ed essenziale come sempre. Parole scelte a caso, tratte da testi scritti sull’arte, con l’arte e per l’arte.

Parole sulle quali l’artista sente la necessaria urgenza di far riflettere. Perché?

Allo spettatore il compito di chiudere l’opera, nel tentativo di ricostruire il senso che l’artista ha voluto dare a quello studio di parole. Una provocazione? O una semplice constatazione dell’uso e abuso inappropriato che in arte si fa di “certe” parole?

Lo spettatore si soffermerà sui termini selezionati da Sergio Baldassini e potrà prendere i testi da cui sono tratte, rintracciando quelle parole proprio come ha fatto lui, riflettendo sulle loro implicazioni semantiche e sull’uso che ne viene fatto. Ma l’esercizio potrà essere ripetuto e ripetuto ancora, non solo in Fiera, ma anche a casa o altrove, quando leggendo comunicati, saggi e presentazioni sull’arte si potranno scovare parole scritte a caso: parole nell’arte, anche fuori dall’opera.

SERGIO BALDASSINI

Nato nel 1979 a Roma dove tuttora vive e lavora, Sergio Baldassini ha alle spalle una laurea in ingegneria elettronica. Avvicinatosi all’arte da autodidatta, è un artista provocatore e ribelle. Lavora con la performance e l’installazione preferendo il tema del rifiuto, molto spesso in riferimento al sistema e al sistema dell’arte.

Mai banali né scontate le sue opere costringono ad una riflessione più o meno amara, chiunque ci si imbatta.

Artista concettuale tout-court, Sergio Baldassini è artefice di un’arte impegnata che declina spesso in una forma estetica relazionale e partecipativa.

Dietro ogni performance o installazione si cela un messaggio che travalica i confini del contesto espositivo e, dall’opera, raggiunge il suo pubblico anche a distanza.

Dal 2010 porta avanti il suo ultimo lavoro di ricerca e denuncia, I want you project indagando con azioni concrete e appuntamenti virtuali tematiche sociali molto forti e di grande attualità. Tra cui The Chapel, 2010; Il volto di Dio, 2010; Beuys su tavola 2011; Prove di Selezione 2011 e Il senso di vuoto 2012.

Le sue installazioni si mostrano spesso come operazioni di denuncia di ciò che non funziona e che andrebbe migliorato con un po’ più d’attenzione. Ma il suo grido sa anche assumere toni meno perentori e più ironici, a volte coinvolgendo il pubblico anche solo in maniera ludica, ma non troppo.